Possiamo definire l’infertilità come l’incapacità della coppia di concepire un figlio, pur avendo rapporti sessuali non protetti regolarmente (ogni due o tre giorni) nell’arco di un anno.

Un dato allarmante purtroppo è che negli ultimi 20 anni in Itala il numero di casi di infertilità è raddoppiato.

La sterilità invece può riguardare o l’uomo o la donna o entrambi i partner della coppia.
Le cause possono essere diverse: l’età, lo stile di vita, stress, fumo, malattie sessualmente trasmesse, malattie genetiche dispermie, miomi uterini o la sindrome dell’ovaio policistico, ma ci può anche essere assenza di cause organiche.

Oggi 1 coppia su 5 ha difficoltà a procreare per vie naturali.

Dal primo momento di diagnosi di infertilità o durante la cosiddetta PMA (procreazione medicalmente assistita), fino al successo o al fallimento di questa, tutte le coppie infertili dovrebbero intraprendere un percorso di supporto e sostegno psicologico, per meglio affrontare questa difficoltà.

La coppia, tra l’altro, tende ad allontanarsi emotivamente e molte volte capita che insorgano disfunzioni sessuali secondarie per l’uomo, come deficit erettile o eiaculazione precoce o nulla, per via della forte ansia che l’uomo vive durante il rapporto con la partner.

La diagnosi di infertilità, porta la coppia a vivere una forte sofferenza emotiva, si ripercuote molto negativamente sull’autostima di entrambi i partner, sulla percezione del proprio corpo, provocando depressione, ansia e senso di inferiorità.

La programmazione dell’attività sessuale per la procreazione, l’uso di ormoni e la sensazione di irruzione di estranei all’interno dell’intimità di coppia, portano molto frequentemente alla diminuzione del desiderio e una riduzione nella capacità di abbandonarsi totalmente all’esperienza erotica.

Oltre alla PMA, si deve parlare anche di PPA, cioè di procreazione psicologicamente assistita.
In tutte le strutture mediche dovrebbe essere garantito il supporto emotivo e psicologico, sia durante tutto l’iter della PMA, che nelle fasi successive (fallimento o successo della cura, gravidanza e post partum).

Bisogna tenere sempre presente, in caso di insuccesso della PMA, la prospettiva di vivere senza un figlio, oppure valutare altre forme alternative di genitorialita’, come l’affido o l’adozione.

Dott. Alessandro Marsala